Capsulite adesiva: cosa è la spalla congelata

  • 11 Ottobre 2023

FISIOTERAPIA CATANIA | SPALLA CONGELATA

La spalla congelata è generalmente un dolore subdolo, quasi improvviso che può colpire sia la spalla destra che quella sinistra, e in gergo medico è chiamata Capsulite Adesiva. E’ una condizione patologica caratterizzata da un importante perdita di mobilità attiva e passiva della spalla.
In condizioni normali l’articolazione della spalla, grazie alla sua particolare conformazione anatomica, permette di compiere un’ampia gamma di movimenti. Quando un paziente sviluppa la spalla congelata però, inspiegabilmente, la capsula che la avvolge diventa rigida e forma delle aderenze. La perdita di elasticità e la compromissione di alcune strutture anatomiche con cui prende contatto causa il dolore e la limitazione dei movimenti tipici della malattia.

Anatomia della spalla

Per capire a fondo questa patologia molto frequente, è importante conoscere l’anatomia della spalla e sopratutto del suo comparto capsulo-legamentoso.
La spalla è una articolazione molto complessa che permette movimenti nello spazio molto ampi, rendendola di fatto l’articolazione più mobile del nostro corpo, oltre ad essere l’articolazione più instabile e delicata.
La spalla è costituita da 3 segmenti: Omero, Scapola, clavicola.
Soprattutto l’articolazione tra omero e scapola sono quelle interessate dalla spalla congelata/capsulite adesiva. Infatti possiamo definire capsula articolare un manicotto di tessuto connettivo denso, che si inserisce tra i segmenti ossei in connessione rivestendo completamente l’articolazione Gleno- omerale della spalla.

Nella foto sopra è possibile facilmente notare la struttura in bianco , che avvolge l’articolazione e la rende stabile assieme all’azione congiunta dell’apparato muscolare che rinforza la spalla durante il movimento.

Cause

Come abbiamo visto, buona parte dei casi di spalla congelata insorge senza alcuna causa apparente. Talvolta la patologia si sviluppa in seguito ad una ferita di natura traumatica a carico della spalla (lussazione, frattura, contusione ecc.), anche se si tratta di una circostanza poco diffusa. Dall’anamnesi dei pazienti affetti da tale patologia, emergono però dei fattori di rischio predisponenti. Tra questi ricordiamo:
⦁ età: la spalla congelata insorge più frequentemente in soggetti di età compresa tra i 40 ed i 60 anni.
⦁ Sesso: la capsulite adesiva colpisce maggiormente le donne, che hanno un rischio doppio/triplo rispetto agli uomini
⦁ Diabete e disfunzioni tiroidee: i pazienti affetti da queste malattie sono più a rischio della popolazione sana. In particolare circa il 10-20% dei pazienti colpiti da diabete di tipo II ed il 35-40% dei diabetici di tipo I soffrono anche di spalla congelata.
⦁ Altre malattie sistemiche (cardiovascolari, morbo di Parckinson, ipercolesterolemia, artrite ecc). sono state messe in relazione con un aumentato rischio di sviluppare la spalla congelata.
⦁ Storia pregressa di dolore alle spalle ed immobilità: i pazienti che subiscono una lesione alla spalla sviluppano con maggiore frequenza la spalla congelata, specie se dopo la lesione è stato seguito un lungo periodo di immobilizzazione non seguita da adeguato programma riabilitativo
⦁ Utilizzo prolungato di alcuni farmaci

Clinica della Spalla congelata/Capsulite adesiva

Clinicamente possiamo distinguere tre stadi della spalla congelata:
⦁ Fase Dolorosa: (fase di congelamento della spalla): può durare dai 2 ai 9 mesi, ed è caratterizzata da dolore ingravescente, diffuso alla spalla, e limitazione del movimento dovuta al dolore progressivo. I sintomi di questa fase sono dolore alla spalla che può estendersi fino al braccio. E’ la fase che quasi tutti i pazienti tendono a minimizzare, in quanto, si sottovaluta la problematica e si spera possa “Passare da sola”. Se affrontata prontamente, mediante Fisioterapia, tale fase si riesce a bloccare, ma se sottovalutata, l’esito sarà quasi sempre molto severo.
⦁ Fase della rigidità: dura dai 4 ai 12 mesi, ed è caratterizzata da una importante limitazione articolare con perdita, soprattutto, dell’abduzione (alzata laterale del braccio), dell’ extra rotazione e sopratutto della intra-rotazione.
⦁ Fase di scongelamento: è molto variabile la durata, ed è caratterizzata da un recupero graduale del movimento articolare. Tale fase si ottiene ESCLUSIVAMENTE mediante FISIOTERAPIA e terapia antalgica.

Diagnosi

Lo studio della sintomatologia abbinato all’anamnesi del paziente e ad alcuni test specifici consente, normalmente, la diagnosi clinica della patologia. Il medico può però decidere di svolgere ulteriori indagini diagnostiche (come i raggi X o la risonanza magnetica ) per accertarsi che non vi siano ulteriori lesioni specifiche o segni di artrosi. Altri esami, come quelli ematici, possono essere effettuati per valutare la presenza di malattie predisponenti come l’ipercolesterolemia, il diabete e le disfunzioni tiroidee.

Trattamento e riabilitazione

Non ci stancheremo mai di dirlo: Prima si cura una spalla congelata/capsulite adesiva, e meno sarà complicata la cura. Infatti ogni giorno vediamo persone con dolore al braccio o dolore alla spalla, chiaramente sintomi della spalla congelata che tendono a sottovalutare il loro problema e dopo qualche settimana o mese addirittura, si trovano con una spalla bloccata, dolente, che fa male ad ogni minimo movimento.
Se dopo una settimana il dolore non passa da solo, o neanche grazie a qualche normale antinfiammatorio, credo che sia il minimo pensare di rivolgersi ad un professionista per capire il motivo di tale dolore.

Fisioterapia

La cura della spalla congelata/capsulite adesiva, è volta sopratutto all’inizio a ridurre la sintomatologia dolorosa e contestualmente recuperare l’articolarità della spalla. Tale intervento deve tenere in considerazione, le motivazioni che hanno determinato l’instaurarsi della patologia, e sopratutto, la tipologia del paziente.

Nella Fase dolorosa della spalla congelata / capsulite adesiva, prevale la terapia medica con farmaci analgesici ed antinfiammatori, sotto il controllo medico, ed è di grande aiuto la Fisioterapia mediante terapie fisiche specifiche come la Tecarterapia o il laser che agiscono sul dolore e innescano un processo riparativo molto importante propedeutico proprio per iniziare la seconda fase, volta al recupero articolare.

Nella fase della rigidità, in cui il dolore è attenuato, viene invece proposto un programma riabilitativo molto più articolato. E’ bene ricordare che il soggetto, non sente molto dolore a riposo, ma avverte molto dolore alla spalla durante il movimento e soprattutto, quando passivamente la spalla viene mossa e portata in massima trazione.
Questa fase è molto delicata, e la mano sapiente di un fisioterapista esperto, fa la differenza. Infatti la fisioterapia, deve riuscire a recuperare grado dopo grado la spalla, rispettando un limite accettabile di dolore, che ricordiamo è Sempre Presente. E’ praticamente impossibile recuperare una spalla congelata /Capsulite adesiva, senza provocare del dolore al paziente. Non è buona norma, esagerare con la mobilizzazione passiva o con gli esercizi, in quanto uno stress eccessivo potrebbe portare alla comparsa di nuovi dolori, e nuova infiammazione. Proprio per questa motivazione questa patologia risulta essere davvero molto delicata, e la “Mano” di un Fisioterapista bravo, evita la comparsa di nuove problematiche alla spalla. Il paziente dal suo canto non deve pensare che maggiore dolore sente, minore saranno le sedute che dovrà sopportare…Con questo atteggiamento rischia proprio di ottenere l’effetto opposto. Le nostre sedute prevedono sempre una prima fase di terapia manuale fisioterapica, e una seconda fase antalgica per continuare a sfiammare, ed evitare che proprio la fisioterapia possa a sua volta infiammare un tessuto ancora molto sofferente.

Riabilitazione in palestra

Superata la fase dolorosa si passera alla terza ed ultima fase, la riabilitazione attiva in palestra dove il fisioterapista fara un programma di esercizi che prevedono:
⦁ esercizi pendolari
⦁ Esercizi di stretching per recuperare l’elevazione passiva anteriore e l’extrarotazione
⦁ Esercizi di rinforzo muscolare, nei limiti imposti dell’articolarità recuperata
Man mano che si ottengono progressi, gli esercizi vanno rivisti, potenziati, nelle serie e nei carichi. Tali sequenze devono essere integrate con esercizi propriocettivi, per rieducare la spalla a sollecitazioni improvvise, e comunque “Normali”.

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