Immagino che se non è capitato a te, data l’alta incidenza della patologia, di sicuro avrai conosciuto qualcuno che ti abbia raccontato di aver sofferto di vertigini.
Le vertigini, insieme alla lombalgia, all’emicrania, e al dolore al collo sono una delle principali cause per cui i pazienti si recano dal medico di base. Questa condizione infatti ha un’incidenza del 7% sulla popolazione, e raggiunge il 45% nelle persone con un’età superiore ai 50 anni. Le cause possono riguardare il sistema nervoso centrale, il sistema vestibolare, problematiche di carattere infiammatorio, e anche disfunzioni di movimento del tratto cervicale, come nel caso della sindrome cervicale pseudo vertiginosa, in cui l’aspetto biomeccanico gioca un ruolo rilevante.
Nel corso di questo articolo parleremo di vertigini, facendo chiarezza sul significato del termine, proseguiremo approfondendo le cause che sono alla base di questa patologia e di come possono essere risolte. Parlando di “vertigini” si apre un mondo, e come avrai già intuito il focus dell’articolo riguarderà fondamentalmente gli aspetti di questa condizione che sono di competenza fisioterapica.
Quella particolare condizione in cui si ha l’impressione che il mondo che ci circonda giri attorno a noi, oppure il contrario cioè di essere noi a girare attorno all’ambiente circostante. Nel primo caso si parla di “vertigine oggettiva” mentre nel secondo caso di “vertigine soggettiva”.
Come ti ho accennato nel paragrafo precedente, le cause che possono portare alle vertigini sono molte e di diversa natura. Per questo motivo prima di effettuare qualsiasi trattamento di carattere fisioterapico è bene che il paziente sia valutato accuratamente da uno specialista in otorinolaringoiatria, affinché escluda la presenza e/o la concomitanza di patologie gravi, o di problematiche che sono di competenza di altre branche mediche.
Qui di seguito ti elenco quelle più frequenti:
Spesso i pazienti che soffrono di vertigini di competenza fisioterapica, quando si recano in un Centro si esprimono come espressioni tipo: “oddio!! mi sento girare tutto”, “mia moglie ha mi muovo come se fossi ubriaco, perché sbando in continuazione”, “ho difficoltà a stare in piedi, seduto va un po’ meglio”, “se guardo verso l’alto e poi riabbasso lo sguardo mi inizia a girare la testa”, “scusi se mi muovo lentamente ma non posso fare movimenti rapidi”.
In effetti i sintomi che caratterizzano questo tipo di condizione sono rappresentati da:
In particolare, ciò che distingue le vertigini di origine cervicale dalle altre sono:
I fattori di rischio che riguardano le vertigini di origine cervicale sono vari, tra i quali ci teniamo a ricordare:
Tutti questi fattori di rischio (e ne ho riportati solo una parte, i più diffusi) possono alterare l’attività dei recettori presenti nel tratto cervicale e le conseguenti informazioni somato sensoriali dirette al sistema nervoso centrale, in particolare al sistema vestibolare e a quello visivo, generando terreno fertile nell’instaurazione dei sintomi.
Come dico sempre, la prima cura è sicuramente la corretta diagnosi. Conoscendo per bene quale è la causa delle vertigini, si può attuare un piano terapeutico riabilitativo ad hoc.
In linea di massima, la fisioterapia deve lavorare su più fronti, e cercare di fornire un trattamento a 360 gradi nei confornti della sintomatologia e tentare di correggere le abitudini scorrette, che portano alla comparsa dei sintomi e dell’infiammazione.
Nelle fasi molto acute con vertigini e capogiri importanti, va per prima cosa combattuta l’infiammazione, mediante farmaci appropriati come cortisonici e farmaci anticolinergici per combattere nausea e sbandamenti.
IN FASE ACUTA NON SI DEVONO EFFETTUARE TRATTAMENTI DI FISIOTERAPIA.
Appena la situazione è stabilizzata (già qualche giorno di riposo e con farmaci adeguati), si può iniziare il trattamento riabilitativo.
SI utilizza un protocollo che prevede Massoterapia, pompage, Tecarterapia, e Laser ad alta potenza.
Vengono di aiuto le manovre chiropratiche di mobilizzazione del rachide cervicale, per “Sbloccare” eventuali blocchi cervicali (soprattto le prime 2 vertebre), ma sempre dopo aver trattato preventivamente la muscolatura, in modo così da trattare in maniera meno diretta la disfunzione ed evitare eventuali recidive.
Può essere di aiuto modificare il cuscino su cui si dorme. Se consideriamo che durante la notte si poggia la testa per 8 ore su una struttura inerte, si comprende facilmente come un cuscino per cervicale corretto può essere un valido aiuto.
Questi trattamenti sopraelencati sono molto utili per combattere una Cervicale e vertigini, ma va considerato che agiscono soprattutto sulla sintomatologia, lavorando poco sulla causa del problema.Come abbiamo visto poco sopra infatti, il problema è ampio e compito del fisioterapista è certamente indagare le abitudini posturali del suo paziente, a lavoro, a casa, e scoprire se ci sono problematiche posturali generali che necessitano di una Rieducazione Posturale mirata.in questo video, si mostrano i frequenti errori e le possibili soluzioni:
Compito del fisioterapista è indagare lo stile di vita del proprio paziente, andando a modificare la postura durante il lavoro, o durante la giornata, ed eventualmente modificare la postura generale con della rieducazione posturale .