METODO MÈZIÈRES

Il Metodo MÉZIÈRES è una tecnica di riabilitazione individuale ad approccio globale che, attraverso il ripristino della simmetria corporea, permette il recupero funzionale.
Il paziente, secondo una visione olistica, è valutato nella sua totalità al fine di ricercare le contratture muscolari presenti e responsabili del problema patologico in corso.
Il Metodo è così incentrato sulla individuazione delle cause che hanno determinato l’insorgenza del fenomeno patologico, mentre la risoluzione della sintomatologia ne è la diretta conseguenza.
Il campo d’interesse è quello della patologia ortopedica VERTEBRALE (scoliosi, iperlordosi, cifosi, compressione dei dischi intervertebrali e relative radicolopatie, sciatalgia, cervico-brachialgia, ecc.), ARTICOLARE (artrosi, periartrite scapolo-omerale, coxartrosi, gonartrosi, ecc.), MUSCOLARE (lombalgia, torcicollo, mialgie, ecc.), DISMORFICA (lussazione temporo-mandibolare, ginocchia vare o valghe, piede piatto o cavo, ecc.).
Il Metodo trova inoltre applicazione nell’ambito della medicina preventiva. Si rivolge, infatti, anche a tutti coloro che, pur non manifestando una patologia ortopedica, desiderano raggiungere e mantenere uno stato di benessere attraverso una maggiore conoscenza del sé corporeo.

delle caratteristiche del soggetto.
Come il Metodo Mézières agisce sulle cause che determinano i disequilibri morfologici secondo una visione globale del corpo visto nella sua unitarietà.
Si tratterà di individuare come le tensioni muscolari, presenti in ognuno, alterino la normale simmetria corporea. Attraverso movimenti precisi ed esercitando i muscoli “dimenticati”, si lavorerà per restituire lunghezza, elasticità e benessere alla muscolatura contratturata.
Eseguendo un lavoro centrato su se stesso, ogni partecipante prende coscienza dell’organizzazione dei propri movimenti e diviene artefice del ripristino della propria simmetria corporea.

LA CONOSCENZA DEL SE CORPOREO assume una particolare rilevanza nel lavoro di GRP.
Ogni seduta si apre e si chiude con una valutazione della propria morfologia, in diverse posture.
Si tratta di un vero e proprio apprendimento a “sentire” quello che il corpo è in grado di dirci, relativamente alla forma, allo stato dei muscoli e delle articolazioni.
Tutto ciò ha più funzioni:

  • recuperare a livello sensitivo zone del nostro corpo delle quali sappiamo poco, spesso soltanto che sono dolenti ed in tensione;
  • valutare gli effetti del lavoro di allungamento muscolare svolto all’interno di una seduta;
  • “sentire” quanto si è mantenuto l’allungamento nella seduta seguente e via via, nel tempo, valutare quanto sta migliorando la nostra forma;

La riabilitazione posturale è l’unione di più discipline volte al recupero di una corretta postura. Le strutture deputate ad inviare informazioni ai Centri Superiori sull’atteggiamento del corpo (quindi occhio, piedi, cute in primo luogo) si influenzano a vicenda, ma lo fanno anche nel cercare di rimediare ad alcuni loro deficit (eteroforie e/o vizi di convergenza culare o appoggio plantare errato); all’inizio questi deficit sembrerebbero compensati con adattamenti corporei (spalla più alta, rotazioni del bacino, atteggiamenti scoliotici,…) in seguito cristallizzeranno tale ‘postura’ errata con conseguente comparsa di sintomatologia dolorosa. A complicare ulteriormente il problema concorrono anche fattori quali la gamba corta, disturbi della deglutizione, malocclusioni in bocca fra i denti dell’arcata superiore e quella inferiore, mancanza di denti, abitudini viziate e cicatrici patologiche. Ecco perchè una sola disciplina non basta a correggere i nostri equilibri, bisogna riabilitare l’organismo ad una corretta postura.