Il Neuroma di Morton nonostante il nome non è un vero neuroma è semplicemente l’aumento di volume di un nervo sensitivo interdigitale , solitamente quello passante nel terzo spazio intermetatarsale, provocato da uno stimolo irritativo cronico di natura meccanica, che causa la crescita di tessuto cicatriziale fibroso intorno al nervo stesso, subito prima della sua biforcazione alla radice delle dita.
Il termine neuroma e’ assolutamente improprio in quanto il suffisso “oma” indica una condizione tumorale del nervo, in questo caso assolutamente inesistente, trattandosi esattamente di una “fibrosi perineurale”, cioe’ la formazione di tessuto cicatriziale fibroso causata dalla continua frizione sul nervo delle adiacenti ossa metatarsali e del legamento intermetatarsale profondo, che a livello del terzo spazio sono più mobili rispetto ad altre parti del piede.
Le cause del morbo di morton sono molteplici e sarà fondamentale quindi non soffermarsi alla sola constatazione della fibrosi del nervo, piuttosto è fondamentale da parte del medico, un esame accurato per poter fugare le cause che hanno generato il neuroma di Morton. Sostanzialmente la precisa causa che determina il neuroma di morton e ne predispone la comparsa è sconosciuta.
Sintomi di un morbo di morton /neuroma, sono molteplici e spesso davvero molto fastidiosi. Spesso se la causa è individuata nella prima fase, regrediscono non appena si elimina la causa. Tale sintomatologia si acuisce se a causarla sono stress meccanici ripetuti come le cause legate a stress dinamico, o nelle cause adattive
Elenchiamo quindi i sintomi del morbo di morton che ricordiamo possono colpire sia il piede di destra che sinistro per riconoscere velocemente la patologia:
Come detto in precedenza per diagnosticare il morbo di morton ci si affida sopratutto alla clinica, ma per completezza il medico potrebbe richiedere un approfondimento diagnostico, vista la somiglianza del problema con patologie come la Metatarsalgia, la frattura dei metatarsi o la sesamoidite.
Per questo in caso di Dolore alla zona anteriore del piede che viene esacerbato dalla compressione trasversale dell’avampiede, si deve sempre fare diagnosi differenziale.
Gli esami che possono essere consigliati per individuare la patologia sono quindi:
• Lastra Rx: Esame semplice, economico, che permette un grado elevato di differenziazione, in quanto ci mette in evidenza la morfostruttura del piede, la posizione dei metatarsi, le malformazioni congenite o acquisite. È l’esame principe che DEVE essere eseguito sempre per iniziare.
• Risonanza magnetica: Esame non sempre prescritto, ma che fornisce informazioni importanti sui tessuti molli
• Ecografia: Spesso dopo la lastra può essere di aiuto eseguire una ecografia per constatare il livello di fibrotizzazione del nervo ed eventualmente compressione
• Elettromiografia: È l’esame che studia la dinamica funzionale delle strutture nervose. Può avere senso per constatare il grado di compromissione del nervo Ricordiamo che tali esami diagnostici devono essere prescritti dal medico specialista, e non fatti in autonomia, per evitare spreco di denaro inutile.
Le cure naturali vanno intese come una possibile soluzione nel caso di infiammazioni lievi, e non vanno assolutamente protratte per più di una settimana o due, pena una cronicizzazione del neuroma, e l’instaurarsi di una serie di compensi molto fastidiosi.
Ecco alcuni consigli pratici:
In passato per questa patologia si ricorreva generalmente alle infiltrazioni locali e all’intervento chirurgico. Le infiltrazioni locali sono spesso solo momentaneamente vantaggiose se non inefficaci e l’intervento chirurgico presenta una forte invasività non scevro di complicazioni ed effetti collaterali ( può provocare una leggera diminuzione della sensibilità della cute nella zona interessata dall’intervento e problemi nel movimento ).
La fisioterapia, invece non provoca nessuna complicazione e non ha effetti collaterali
Massoterapia per eliminare le contratture muscolari associate, drenare l’edema e correggere eventuali alterazioni posturali
Criolaser per Inibire la trasmissione degli impulsi lungo le fibre nervose colpite e quindi la percezione del dolore
Onde d’urto per eliminare il tessuto cicatriziale fibroso e stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni , in assenza di invasività e pericoli per il paziente.