IONOFORESI
La ionoforesi è la tecnica più utilizzata per introdurre un farmaco nel nostro organismo attraverso l’epidermide.
Abbiamo così due vantaggi: si evita l’assunzione di farmaci per via orale che provocano sicuramente effetti collaterali più o meno marcati al fegato, allo stomaco, ai reni, ecc. ; il secondo vantaggio è quello di andare a curare direttamente le zone interessate dalle affezioni dolorose (algie) derivanti da artrite, artrosi, sciatica, lombalgia, cervicale, strappi muscolari, ecc. e patologie come la cellulite e l’adiposi ottenendo un rapido risultato.
Per introdurre un farmaco attraverso l’epidermide viene utilizzato un apparecchio di ionoforesi che genera una tensione continua a corrente costante corredato da due piastre in gomma una positiva e l’altra negativa, ricoperte da una superficie assorbente.
Sfruttando il principio fisico della migrazione ionica da un polo all’altro, vengono preparati dei farmaci polarizzati contenenti ioni positivi, ioni negativi o entrambi (bipolari), che verranno applicati sulle piastre secondo la loro polarità.
Ad esempio se il farmaco è di polarità positiva andrà applicato sulla piastra positiva, se di polarità negativa sulla piastra negativa, se bipolare indifferentemente.
Applicando la piastra con il farmaco sulla zona da trattare e l’altra piastra ad una distanza di circa 20/30 cm, la corrente veicolerà il farmaco all’interno dei tessuti perché gli ioni del farmaco stesso migreranno verso il polo opposto fino al completo assorbimento del medicinale.
La ionoforesi è un sistema terapeutico che ha la capacità di far assorbire alla regione ammalata una quantità di farmaco fino a 100 volte maggiore di quella assorbita per via gastrica.
Il farmaco deve essere posto sull’elettrodo corrispondente alla sua polarità, ad esempio se il farmaco è di polarità positiva andrà applicato sulla placca positiva, se negativa sulla placca negativa, se bipolare indifferentemente. Applicando la placca con il farmaco sulla zona da trattare e l’altra placca ad una distanza di circa 20/30 cm, la corrente veicolerà il farmaco così ionizzato, all’interno dei tessuti perché gli ioni del farmaco stesso migreranno verso il polo opposto fino al completo assorbimento. A titolo di esempio, nella tabella che segue, possiamo vedere vari principi attivi e soluzioni medicamentose e la loro polarità.
+Polarità dei principi attivi | |
Principio attivo | Polarità |
Acetilsalicilato di lisina | Negativa |
Baclofene | Positiva |
Benzidamina cloridrato | Bipolare |
Dantrolene | Positiva |
Diclofenac sodico | Negativa |
Fenilbutazone | Positiva |
Flumetasone | Negativa |
Glicole salicilato | Positiva |
Idrocortisone | Positiva |
Indometacina sale di glumina | Negativa |
Ketoprofene | Negativa |
Metile nicotinato | Positiva |
Novocaina | Positiva |
Pentosano polifosfoestere | Negativa |
Pridinolo mesilato | Positiva |
Sulfopoliglicano | Positiva |
Tiochilcoside | Positiva |
Vitamina B1 e B2 | Positiva |
Alfachimotripsina soluz. all’1/1000 | Positiva |
Bicloridato di istamina soluz. allo 0.2/1000 | Positiva |
Benzidamina soluz. al 5/100 | Positiva |
Carbaina soluz. al 5/100 | Positiva |
Citrato di potassio soluz. all’ 1/1000 | Positiva |
Cloruro di calcio soluz. al 2/100 | Positiva |
Cloruro di sodio soluz. al 2/100 | Negativa |