La ginnastica correttiva ha lo scopo di limitare l’evoluzione dei difetti posturali in cui sono evidenti delle alterazioni strutturali, e correggere degli squilibri muscolari e legamentosi che hanno provocato un’alterazione nella forma e nella funzione di alcune parti del corpo (la schiena, le spalle, ect.).
Grazie alla ginnastica correttiva è possibile correggere i difetti della postura che sono provocati dalla deviazione della colonna vertebrale, tra cui ricordiamo:
Le patologie che colpiscono la postura, e che quindi interessano tendenzialmente i muscoli e i legamenti, solitamente tendono a regredire grazie alle attività mirate effettuate durante le sedute di ginnastica correttiva. Invece le patologie che riguardano dei difetti irreversibili della struttura scheletrica, grazie alla ginnastica correttiva è possibile limitarne il peggioramento attraverso l’assunzione di una postura corretta.
La ginnastica correttiva prevede lo svolgimento di alcuni esercizi in diverse posizioni: a carponi, in posizione eretta, in posizione sdraiata, in posizione seduta. Poi gli esercizi si dividono in due categorie:
Oltre ad eseguire un programma specifico è importante che il paziente modifichi la postura quotidiana assumendo la postura corretta ed è consigliato anche rinforzare la muscolatura.
La ginnastica correttiva è indicata a tutti: bambini, adolescenti e adulti che mostrano evidenti problemi posturali.
Il trattamento prevede l’applicazione di due sedute a settimana in palestra .
L’attività è basata sull’applicazione di posture compensative ai vizi posturali.
Le posture devono essere mantenute durante l’apprendimento di giochi sensoriali in forma ludica per sviluppare tutte le funzioni senso-motorie che in un bambino sono fondamentali e comprendono esperienza sensoriale, presa di coscienza del corpo ed esperienza con piccoli attrezzi (per la distribuzione della forza muscolare, abilità di coordinazione oculo-manuale, propriocettiva ed equilibrio).
L’importanza di associare tecniche e metodi che possono apparire sin dall’inizio meccanicistiche spesso limitate all’elemento patologico, ma se associate a programmi psicomotori specifici e ad un ottima compliance con il paziente possono portare a risultati evidenti.
Un altro aspetto da non dimenticare è l’educazione dell’individuo all’autocorrezione e alla sensibilizzazione sulla base della comprensione del trattamento proposto e motivazioni dello stesso sin dalle prime sedute per una efficace integrazione della correzione posturale negli atteggiamenti e gestualità della vita quotidiana.